Risultato della ricerca: relitto lst 349
JohnnyDep
Nel 1980 la nave Rigoletto (che trasportava auto di grossa cilindrata, sembra destinate a ricchi paesi arabi) ebbe un incendio a bordo; fu trainata in rada, nei pressi del porto di Messina, con l'intento di farla incagliare sulla spiaggia. Ma una manovra errata ne provocò l'affondamento, a galla rimase soltanto la prua. Dopo trentasei anni, incredibilmente, il suo scheletro è ancora lì, a far "bella" mostra di sè !
JohnnyDep
Nel 1980 la nave Rigoletto (che trasportava auto di grossa cilindrata, sembra destinate a ricchi paesi arabi) ebbe un incendio a bordo; fu trainata in rada, nei pressi del porto di Messina, con l'intento di farla incagliare sulla spiaggia. Ma una manovra errata ne provocò l'affondamento, a galla rimase soltanto la prua. Dopo trentasei anni, incredibilmente, il suo scheletro è ancora lì, a far "bella" mostra di sè !
CaterinaFarina
un vecchio relitto che ha concluso la sua corsa.... ma ancora li.... fedele al suo amore di tutta una vita...per poter \"raccontare\" la sua storia a coloro che sanno ascoltare....osservarne i \"colori\".... guardare tra le ombre e le venature del legno.... a tutti quelli che chiudendo gli occhi sanno ascoltare con il cuore senza badare solo alle apparenze........niente è solo un caso.... ogni singolo \"incontro\" insegna qualcosa a chi vuole vedere oltre....
lucianodagata
Sevoclje - Sicciole (Slovenija) HDR
simone.ardau
Relitto Carolin incagliata a Calasetta
erossua
Un veliero, forse a causa del mare grosso, è naufragato agli inizi di novembre a nord dell'isola di Sant'Antioco, a Calasetta, non lontano dal faro dello scoglio Mangiabarche. L'equipaggio tedesco si è salvato e il relitto è diventato in pochi giorni un attrazione turistica. La tragicità dell'evento, unita alla bellezza del paesaggio, hanno reso l'imbarcazione un soggetto irresistibile per gli amanti della fotografia.
andrea_burla
Irlanda, Contea del Donegal relitto abbandonato nei pressi di Dunfanaghy
Claudio_Guardigli
Relitto al porto di Ravenna
IvoMarkes
La strada delle 52 gallerie (o strada della Prima Armata) è una mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Pasubio. La strada si snoda fra Bocchetta Campiglia (1.216 m) e le porte del Pasubio (1.934 m) attraversando il versante meridionale del monte, situato al riparo dal tiro dell'artiglieria austro-ungarica, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose a perpendicolo. E' lunga 6.555 metri, dei quali ben 2.335 sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia; ogni galleria è numerata e caratterizzata da una propria denominazione. La larghezza minima è stata originariamente prevista in 2,20 m (il raggio esterno in curva è di almeno 3 m), con una media di 2,50 m per permettere il transito contemporaneo di due muli con le relative salmerie. La pendenza della strada raggiunge il 22 per cento, con una media del dodici per cento. Caratteristica, tra le molte gallerie, è la 19ª perchè, oltre a essere la più lunga (320 m), ha un tracciato elicoidale a 4 tornanti, all'interno di un gigantesco torrione di roccia. Anche la successiva n. 20 è scavata all'interno di un torrione roccioso e, per superare il notevole dislivello, si avvita su sè stessa come un cavatappi. Il tratto della 43ª corre sotto il passo Fontana d'Oro (1.875 m).All'uscita della 47ª si raggiunge il punto più alto della strada (2.000 m), dal quale si gode un panorama grandioso. La strada è un vero e proprio capolavoro d'ingegneria militare e di arditezza, considerando anche le condizioni e l'epoca in cui fu costruita, nonchè la rapidità  d'esecuzione: i lavori cominciarono il 6 febbraio 1917 e furono conclusi nel novembre 1917. Fu realizzata dalla 33ª Compagnia minatori del 5º reggimento dell'Arma del genio dell'Esercito Italiano, con l'aiuto di sei centurie di lavoratori: compagnia 349, 523, 621, 630, 765 e 776. A capo della 33ª Compagnia fu posto il tenente Giuseppe Zappa, dal 18 gennaio al 22 aprile 1917; gli succedette il capitano Corrado Picone fino alla fine della guerra. Nei primi giorni di dicembre 1917, prima di lasciare il Pasubio, la 33ª Compagnia minatori inaugurò simbolicamente la strada, abbattendo un muro costruito appositamente davanti alla prima galleria. Sarà  la 25ª minatori, assieme alle centurie rimaste, ad ultimare la strada, comprese le gallerie 49 e 50, ed in definitiva ad aprirla. La "strada storica militare delle 52 gallerie" si percorre in ore 2:30/3:30 partendo dal passo di Xomo o raggiungendo (da quest'ultimo) la bocchetta Campiglia (vasto parcheggio -a pagamento-, ma sempre molto affollato). Il dislivello è di circa 750 metri e si percorrono gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni, ed è indispensabile una affidabile torcia elettrica. L'escursione non è da sottovalutare e non è una passeggiata turistica, pur non presentando particolari difficoltà o pericoli, bisogna però prestare attenzione a non sporgersi oltre l'arditissima stradina e a non inoltrarsi in gallerie secondarie, spesso semicrollate o pericolose. Il fondo del sentiero è sempre buono, ma specie nelle gallerie alcuni tratti sono scivolosi causa il continuo stillicidio d'acqua. E' una escursione di grandissima soddisfazione, un percorso storico che tutti gli appassionati di escursionismo, e a maggior ragione coloro che s'interessano di storia, dovrebbero almeno una volta frequentare. Raggiunto il rifugio Generale Achille Papa, si può salire a Cima Palon per il sentiero storico tricolore e rientrare a bocchetta Campiglia o passo Xomo per la strada degli Scarubbi, sul versante nord.
dsix
Il vecchio relitto della Eddie\'s boat sulla spiaggia di Magherclogher a Bunbeg, co.Donegal, Ireland.